La veste predominante del XVIII secolo fu la “robe à la Française”, un tipo di abito che subì diverse fasi di evoluzione. Inizialmente ritroviamo un’antesignana della veste alla francese nella “robe volante” altrimenti chiamata “Andrienne”. L’Andrienne era così chiamata perché fu indossata per la prima volta dall’attrice Marie Carton Dancourt durante la rappresentazione della commedia “Andrienne” di Baron (rifacimento della “Andria” di Terenzio Afro Scipione): l’attrice che interpretava il ruolo della protagonista era incinta e per potersi cambiare agevolmente tra una scena e l’altra sfoggiò questa sorta di comodo camicione da infilare su bustino e panier. In seguito l’abito si fece sempre più stretto in vita, rimanendo più abbondante sul retro, declinandosi nell’abito alla francese.
La robe à la Française fu lanciata nei primi anni di regno di Luigi XV. Era caratterizzata sul davanti da un bustino stretto, scollato e che metteva in bella mostra il seno; da una “pièce d’estomac”, un inserto di stoffa triangolare che veniva inserito nella parte centrale del bustino e che poteva far parte del corsetto o essere posto sopra di esso.
Una pièce d’estomac. Aveva una funzione prevalentemente decorativa e allo stesso tempo nascondeva i lacci del corsetto con allacciatura frontale. La gonna era ampia e a cupola, si apriva davanti mostrando il “sottanino”, mentre sulla schiena si allargava in uno strascico che partiva dalle spalle con pieghe a cannone cucite e poi sciolte. Queste grandi pieghe posteriori che ricadevano dalle spalle fecero sì che la veste assumesse anche il nome di “robe à la Watteau”, dal nome del famoso pittore Antoine Watteau che per primo ritrasse delle signore indossanti questo abito. Verso il 1770, la Robe à la française divenne esclusivamente un abito da indossare a corte o durante cerimonie importanti lasciando il posto ad abiti più agevoli e borghesi. Una naturale evoluzione della robe à la Française fu l’abito “pet-en-l’air” la cui giacca, abbinata ad una gonna, manteneva il motivo delle pieghe a cannone che ricadevano sul retro partendo dalle spalle. Un’evoluzione invece molto particolare e poco conosciuta della Robe à la Française è la Robe à la Piémontaise. E’ raro vedere una veste alla Piemontese perché questo modello, degli anno ’80 del Settecento, durò lo spazio di un mattino, dopo di che scomparve. La caratteristica di questa veste era la mescolanza di stili: française, anglaise e in alcuni casi anche polonaise.

Catia Mancini Robe Francaise

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